Napoli, 7 marzo 2012 – Duemila euro per un’ingessatura, l’anziana che si fa convincere a farsi operare in clinica dopo due settimane di abbandono in barella con un femore rotto, operazioni chirurgiche pagati due volte (dal paziente e dall’Asl, interventi estetici fatti passare come rimborsabili dal servizio sanitario. Un paziente che muore in clinica, ma che, grazie a una cartella clinica falsa, risulta deceduto in ospedale. Tutto ricostruito tra controlli incrociati di Finanza e Nas, colloqui telefonici intercettati e testimonianze di degenti strapazzati, per un’inchiesta che vede da ieri in galera l’intoccabile primario di ortopedia del Cardarelli, Paolo Iannelli, e agli arresti domiciliari il fratello Gabriele e l’amministratore della casa di cura Villa del Sole, Bruno Von Arx. I pm sono convinti che i tre, assieme ad altri dieci colpiti, s’industriavano per dirottare verso la clinica privata Villa del Sole pazienti dell’ospedale Cardarelli che attendevano di essere operati. Si fanno i conti ora col danno economico. Un danno che da ora parte da una valutazione di 716 mila euro. Cifra che non tiene ancora conto dei possibili danni a carico del fisco ed è dunque tutta da ascrivere a danno della Asl Napoli 2. Ma la cifra è indicativa pure per il fatto che l’inchiesta della Procura è relativa a interventi effettuati tra il 2005 e il 2008. Si potrebbe però dedurre che, se esistesse una sola Villa del Sole in ogni Asl, il danno totale supererebbe un milione e mezzo.
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